In questi giorni non si parla d’altro che di neve e di maltempo.
Quando ormai sembrava che la primavera fosse alle porte e che la neve per quest’anno non si sarebbe vista… è nevicato. Ma è nevicato tanto eh. Tanto che le scuole sono rimaste chiuse, così come la maggior parte degli uffici. Io non sono riuscita a partire per Milano e siamo stati costretti ad un giorno di vacanza “forzata”.
Visto che avevo preparato tutto per il viaggio e che ci tenevo a salire per vedere persone e colleghi a cui tengo molto all’inizio non sono stata molto felice all’idea di rinunciare.
Poi però ho pensato che alla fine non potevo farci molto e che là fuori c’era un tappeto bianco bellissimo, come non ne vedevo davvero da anni.
Niente, tolto il pigiama e trovati gli scarponcini adatti sono uscita in giardino a guardare la neve che continuava a cadere, a sentire il silenzio ovattato e quasi irreale e a osservare il mio giardino completamente imbiancato.
Che freddo e che bello.
E’ vero, sono la prima a dire che la neve è più bella in montagna perché dove non si è pronti e attrezzati crea disagi, fa rimandare appuntamenti di lavoro e fa rinunciare anche a cose importanti.
Però ci ferma e noi non ci fermiamo mai. Mai, corriamo sempre da una parte all’altra, in mezzo a un frastuono di cose che si inseguono, a volte senza senso. Sempre connessi, sempre appesi a un telefono.
La neve, in una notte, ci riporta alla normalità dei fatti: è normale che a volte succedano cose che non possiamo controllare, è normale che a volte si debba rallentare, è normale che a volte ci si debba fermare*.
C’è una canzone che dice sai che chi si ferma è perduto ma si perde tutto chi non si ferma mai, ed ha ragione.
Quante cose ci perdiamo ogni giorno a testa bassa?
Quante cose ci passano accanto perché dobbiamo correre e correre e correre?
Ci vorrebbero più giornate come questa, che ti ribaltano i piano, che ti fanno venir voglia di preparare l’impasto per la pizza di giovedì, quando di solito di giovedì tra una cosa e un’altra non fai mai la pizza in casa. Giorni in cui, nonostante avresti cose da fare, ti prendi un po’ di tempo per recuperare la stanchezza, per rallentare.
Lentezza, che bella parola. Se potessimo fare tutto con un po’ più di lentezza riusciremmo a goderci anche le piccole cose, che ci passano accanto senza che abbiamo nemmeno il tempo di accorgerci di loro.
Buona neve, buona pausa, buona fine (?) dell’inverno.
G.
* ovviamente senza considerare le situazioni in cui fermarsi non è davvero possibile per ragioni gravi, che siano di lavoro, di salute o di qualsiasi altra natura.